FATTORE AMICO Benvenuto nel blog

UNA PROPOSTA NUOVA PER LA SOSTA CON I NOSTRI CAMPER IN SICUREZZA, IN TRANQUILLITÀ, A CONTATTO CON LA NATURA E I PRODOTTI TIPICI DELLA NOSTRA ITALIA

10 novembre, 2007

MA QUALE ITALIA MINORE!

Nei giorni 1-4 novembre si è svolta l'ottava festa di FATTORE AMICO, questa volta nella cornice delle Marche e più precisamente a Matelica. Lo schema delle nostre feste è sempre lo stesso: vi partecipa un numero limitato di soci, si svolge in collaborazione con una fattoria del circuito, l'ospitalità per la notte è offerta da questa fattoria, si visita almeno un centro di interesse o si va alla scoperta di una curiosità nascosta, si organizza ove possibile un'escursione all'aria aperta, si cena insieme almeno una volta con prodotti del territorio presentati e realizzati a cura della fattoria ospite.
Da parte dello staff, la scelta di Matelica è motivata dal rapporto molto proficuo che l'Associazione ha avuto modo di allacciare con l'amministrazione locale, quella che meglio di tutte le altre ha saputo cogliere il valore positivo della nostra iniziativa, ha saputo individuarne le opportunità per il territorio e si è messa a disposizione per favorire una efficace sinergia. Perciò dobbiamo ringraziare l'Assessore Luciano Farroni.
Matelica è una cittadina storica della provincia di Macerata, al centro di una particolare vallata delle Marche, l'alta valle dell'Esino, caratterizzata dal fatto di essere l'unica parallela e non perpendicolare al mare. Questo elemento le conferisce un singolare microclima, che le permette la coltivazione di un vitigno naturalmente molto selezionato, il Verdicchio di Matelica appunto, ben diverso dal Verdicchio dei castelli di Jesi. La produzione di questo intenso bianco è molto migliorata negli ultimi decenni ed oggi il Verdicchio di Matelica è uno dei più premiati vini d'Italia.
Matelica è anche la patria di Enrico Mattei, fondatore dell'ENI, morto in circostanze a dir poco sospette nel 1962 (a questo proposito vale sempre la pena di rivedere la magistrale interpretazione di Mattei regalataci da Gian Maria Volonté nel film "Il caso Mattei" di Francesco Rosi del 1972, quando il cinema italiano sapeva ancora produrre del buon cinema non banale).
Ma Matelica è anche una ricca città d'arte, con un notevole Museo Archeologico, ospitato nei tre piani del Palazzo Finaguerra, di una ricca collezione d'arte moderna italiana nelle sale del Palazzo Piersanti e di altri numerosi palazzi e monumenti.
A Matelica il Piermarini (l'architetto del '700 che realizzò la Scala di Milano) progettò il piccolo ma delizioso Teatro, dal 1995 riaperto al pubblico dopo un importante restauro, sotto il quale sono stati rinvenuti resti di terme romane.
Durante le giornate a Matelica, abbiamo anche visitato nella vicina Fabriano il Museo della Carta e una deliziosa raccolta di "Mestieri in bicicletta", realizzata a cura di un'associazione amatoriale, che presenta decine di biciclette corredate di tutto l'occorrente per svolgere un'attività artigianale nell'Italia di un tempo, ma nenche tanto lontano, visto che chi scrive ricorda bene di averne viste alcune all'opera nella città di Milano negli anni cinquanta.
Insomma un programma ricco e vario, che ha riempito le 4 giornate del weekend, scandite da numerose degustazioni di prodotti locali e di diverse etichette del Verdicchio di Matelica. Storia, arte, cultura, natura, curiosità e gusti raffinati: che cosa volere di più? Perché dovrebbe trattarsi di "un'Italia minore"? Qui sta il punto: la ricchezza del nostro territorio è proprio questa, da trovare fuori dalle vie consuete dei percorsi "obbligati" (dei partecipanti alla festa tutti conoscevano le Marche del mare, ma nessuno era mai stato a Matelica e in altre zone interne della regione). E il camper offre proprio questa straordinaria opportunità, di diversificare le proprie mete, accompagnarci in un infinito numero di località meno frequentate, ma capaci di offrirci moltissimi spunti di arricchimento personale da ogni punto di vista: apriamoci al non noto, anziché continuare a confermarci nel già noto.
E, per concludere, è in località come Matelica che possiamo trovare un'ospitalità ed un'accoglienza davvero degne di questo nome: per tre giorni abbiamo avuto come guida e supporto la Cooperativa Apicoltori Montani e il suo Presidente Pierluigi Pierantoni, responsabile anche dell'Enoteca Comunale di Matelica, che si sono prodigati in ogni modo per farci sentire a casa nostra: spero che conservino di noi un ricordo altrettanto intenso di quello che noi abbiamo di loro e del calore della loro accoglienza.
I ringraziamenti li faccio dire ad un nostro socio partecipante: "Da quando siamo tornati a casa non facciamo che parlare dei giorni trascorsi a Matelica. È stato bellissimo e tutto perfetto. Andrea e Simonetta da Roma".

25 maggio, 2007

SETTIMA FESTA DI FATTORE AMICO


Nei giorni 19 e 20 maggio si è svolta la settima festa in concomitanza con l'iniziativa di "Fattorie Aperte" a S. Felice sul Panaro (MO). È la terza occasione che si ripropone in quel territorio e oramai lo consideriamo un classico ed un appuntamento fisso, soprattutto per il clima di amicizia vera che vi respiriamo.
Il programma prevedeva:
sabato pomeriggio:
visita alle fattorie partecipanti alla manifestazione: "Barigona" di Arrigo Zucchi, "Pontevecchio" di Antonio Modena, "La Riccina" di Claudio Picchietti

sabato sera: cena in piazza in occasione della sagra del "Salame di S. Felice"
visita serale guidata al Castello estense
ore 24.00 escursione notturna nelle "valli" per l'ascolto degli animali della notte

domenica: escursione in bicicletta nel territorio commiato presso l'azienda "Barigona" di Arrigo Zucchi.

L'organizzazione della festa, dal punto di vista della nostra associazione di camperisti, è risultata ottimale: dobbiamo ringraziare di cuore per l'accoglienza e l'ospitalità in primo luogo le aziende coinvolte, ma poi anche il Comune di San Felice, che ha offerto i suoi servizi, e nella persona del Sindaco ha partecipato all'accogliente serata di sabato in piazza, i volontari che si sono prodigati per l'organizzazione e l'allestimento della cena in piazza, i salumifici che hanno offerto i loro eccellenti prodotti, le giovani e competenti guide che ci hanno accompagnato nella suggestiva visita del Castello Estense e i Vigili provinciali che ci hanno atteso nella notte e ci hanno accompagnato nell'ascolto dei suoni della notte in valle. Un concorso di buona volontà, competenza ed efficienza che hanno consentito la perfetta riuscita dell'iniziativa.

Questa sinergia fra Istituzioni locali, aziende produttrici e turisti itineranti è un bell'esempio di quello che riteniamo essere il giusto rapporto tra camper e territorio, fondato su integrazione e interazione, capace di valorizzare quanto la campagna migliore ha da offrire e far conoscere, e al tempo stesso di consentire a noi che viaggiamo in camper di sentirci accolti ed arricchiti nel nostro desiderio di scoprire e di incontrare persone cariche di esperienza e di spontanea umanità. Cercheremo anche noi di dare ulteriore impulso a queste iniziative, per quello che potremo fare con i nostri mezzi. Mi permetto solo un suggerimento: nel caso che in futuro il Comune valuti positivamente l'incontro con viaggiatori itineranti e voglia aprirsi in misura più consistente a questa forma di turismo, riteniamo che sarebbe auspicabile la realizzazione di un'area comunale attrezzata appositamente per l'accoglienza dei camper.

Non mancheremo di tornare per incontrare di nuovo quelli che oramai per noi sono vecchi amici. Grazie davvero di cuore a tutti!

23 dicembre, 2006

MONDO NATURA 2006: UNA VOCE FOURI DAL CORO

Per il terzo anno consecutivo abbiamo partecipato alla rassegna dedicata al plein-air, proponendo la nostra formula di ospitalità gratuita ai camperisti presso centinaia di aziende agricole italiane. Nel 2004 ci era stato assegnato un posto nel padiglione A, insieme ad un eterogeneo panorama di servizi, nel 2005 e nel 2006 ci siamo iscritti ai "Luoghi". Dato per scontato il carattere sperimentale della rassegna nella sua prima edizione, dobbiamo esprimere le nostre valutazioni sull'esito della fiera di quest'anno.

Purtroppo non possiamo unirci al coro di soddisfazione, di cui leggiamo sulla stampa di settore, perché pensiamo che i numeri della partecipazione di visitatori non dicano tutto, soprattutto in merito alla qualità: il pubblico è certamente interessato al settore, ma accetta inevitabilmente quello che gli viene offerto senza la possibilità di esprimere considerazioni sulla qualità dell'offerta.

In particolare sui "Luoghi", dal nostro punto di osservazione di espositori, sono emersi alcuni punti deboli:

  • la collocazione: così confinato al D1, l'ultimo padiglione disponibile, il panorama di offerta turistica per il camperista esperto o neofita era ben poco fruibile. "Mondo Natura", è evidente, vive soprattutto sulla proposta dei mezzi presentati dalle case costruttrici e dai concessionari, ma, una volta che un turista itinerante ha comprato un camper o una caravan, cerca per prima cosa suggerimenti su come utilizzare al meglio il nuovo mezzo e l'offerta dovrebbe essere adeguatamente a sua disposizione

  • la comunicazione: si tratta di una nuova iniziativa della Fiera, ma né nel 2005 né nel 2006, alcuna comunicazione visibile all'interno del quartiere fieristico indirizzava adeguatamente i visitatori verso questa novità

  • la composizione: metà del padiglione era vuoto, occupato da strutture per intrattenimento dei bambini, perché, evidentemente non c'erano sufficienti espositori per occupare l'intera area; alcuni espositori, con tutto il rispetto per il loro lavoro, erano sostanzialmente estranei allo spirito dei "Luoghi"; alcuni stand, ci riferiamo in particolare ad alcuni enti turistici territoriali, non avevano quasi nulla da proporre ed erano spesso deserti di personale espositivo; alcuni espositori, anche di enti turistici territoriali minori, ma ricchi di proposte, erano confinati in angoli assolutamente poco visibili

  • la coerenza: i "Luoghi" dovrebbero integrarsi assolutamente in modo molto stretto con la stampa di settore, la quale, tra i diversi servizi che propone a lettori ed abbonati, offre sempre un ventaglio di itinerari turistici; ed invece gli stands delle riviste erano distribuiti in maniera disparata, senza un progetto di percorso, che consentisse ai visitatori di esaminare tutte le proposte di servizi loro offerti con coerenza ed efficacia di comunicazione.

Ne è risultata una partecipazione di pubblico spesso molto stanca, distratta e delusa. Se "Mondo Natura Luoghi" dovrà continuare anche nelle prossime edizioni, sarà assolutamente necessario che l'Ente Fiera di Rimini ripensi e riqualifichi il progetto dei "Luoghi", che pure teoricamente dovrebbe essere un necessario e valido complemento della rassegna del mercato.

[Lettera inviata alla Direzione Commerciale del Salone presso Rimini Fiera SpA; ringrazio la Sig.ra Gabriella Zoni per la pronta e cortese risposta]

03 novembre, 2006

LA VOCE DI UN NEO ISCRITTO

Ricevo da un nostro nuovo socio e pubblico volentieri, con il suo consenso, una e-mail illuminante:
Sabato abbiamo esordito andando a trovare un azienda agricola in quel di Bardolino (dovevamo andare a Gardaland ).
Beh..sinceramente mi sono associato a voi perchè conveniva...ma ora debbo cambiare idea......
Sottroscrivere un' associazione come la vostra non lo si deve fare per risparmiare sulle soste ma perchè quel genere di soste sono impagabili...svegliarsi in mezzo ad un vigneto circondato da ulivi in cima ad una collina con vista su tutto il lago di garda beh....è impagabile.

Grazie ancora di cuore...alla prossima avventura...

Paolo Meda

02 novembre, 2006

Quinta Festa di FATTORE AMICO

Si è svolta nello scorso weekend 21-22 ottobre la 5ᵃ Festa di FATTORE AMICO nelle terre virgiliane del mantovano. Il programma comprendeva la risalita del fiume Mincio in motonave da Governolo a Mantova, una passeggiata a Mantova, il rientro a Governolo in pullman, la cena di gruppo sull'aia presso un agriturismo di S. Benedetto Po, aderente al circuito delle fattorie ospitali, il pernottamento in fattoria. La domenica si è svolta la visita di una corte quattrocentesca dei Gonzaga a Nosedole, oggi di proprietà di una laboriosa azienda agricola di allevamento di bovini e di produzione di riso. L'ospitalissima famiglia ha poi offerto un aperitivo, accompagnato da assaggi di prodotti locali e ha organizzato a sorpresa una colazione lampo a base di "riso alla mantovana", particolarmente gradito da tutti i partecipanti, con un tocco di classe finale stappando un magnum in un modo particolare, creando una sorta di fontana a getto continuo. Le feste di Fattore Amico si concludono sempre con un brindisi, non per dimenticare ma per ricordare!

La festa, aperta ad un numero di 25 equipaggi di soci di FATTORE AMICO, si è svolta in un clima di grande e vivace cordialità, nonostante il tempo piovoso e grigio.

FATTORE AMICO organizza due o tre volte l'anno queste feste, che uniscono un momento di convivialità, nell'ambiente ospitale della fattoria, con la scoperta di un aspetto culturale o storico del territorio, poco conosciuto, con l'incontro di produttori agricoli, che illustrano le caratteristiche del loro lavoro e della loro produzione, e con l'accostamento di prodotti genuini e gustosi.

Grazie all'entusiasmo dei partecipanti, lo staff di FATTORE AMICO, si impegnerà anche per il prossimo futuro ad organizzare altri momenti di incontro di questo tipo e dà appuntamento per la prossima festa ai soci vecchi e nuovi.

17 settembre, 2006

IL PUNTO

Intervista rilasciata ad Alessio Gabbi di "Vita in camper", n° 2 - maggio 2006


Cos’è Fattore Amico e come funziona?
Fattore Amico è un’associazione di camperisti, che è nata all’unico scopo di portare anche in Italia la formula di turismo rurale ideata nel 1992 in Francia da France Passion: non facciamo attività di club, ma intendiamo concentrare le nostre energie per sviluppare il servizio di accoglienza ai camperisti associati. Siamo convinti che sia una proposta di grande interesse, che promuove un’idea ispirata ai principi dell’ecoturismo:
- minimo impatto ambientale (i 1300 posti camper della Guida 2006 di Fattore Amico non hanno richiesto alcun incremento di cementificazione)
- centralità della componente di conoscenza
- contributo allo sviluppo del territorio visitato.
Il funzionamento è molto semplice: chi si associa a Fattore Amico riceve una tessera, un adesivo di riconoscimento per il camper e una guida con l’elenco dei produttori, che hanno sottoscritto la convenzione di ospitalità gratuita per 24 ore all’interno dell’azienda per i camperisti soci di F.A. L’accoglienza è del tutto gratuita: il camperista non ha obbligo di acquisto dei prodotti dell’azienda, non è un cliente ma un ospite. Poiché non paga nulla non può richiedere alcun servizio, perciò deve presentarsi con i serbatoi in ordine per trascorrere serenamente la notte in assoluta autonomia. Ha così la possibilità di godere della tranquillità della campagna, della sicurezza di sostare all’interno di una proprietà e della cordiale ospitalità dell’Amico Fattore. La nostra guida, per ogni azienda convenzionata, contiene tutte le informazioni utili al camperista: identità, contatti, ubicazione, percorso per raggiungerla, coordinate geografiche per il navigatore satellitare, numero posti camper a disposizione, area di carico e scarico acque più vicina, tipo di prodotti, particolarità dell’azienda.

Quando e come è nata l’idea?
L’idea è maturata nel tempo: dopo avere percorso le strade di Francia per anni con la formula di France Passion e averne direttamente sperimentato tutti i vantaggi e il valore umano, abbiamo cercato in Italia qualche realtà che offrisse qualcosa di simile. Non l’abbiamo trovata e perciò abbiamo pensato di tentare di proporla noi. Così nel novembre 2003 abbiamo fondato l’associazione e a marzo del 2004 abbiamo presentato a Novegro la proposta.

Chi e quanti sono gli agricoltori che hanno aderito?
La prima “guida” del 2004 era sostanzialmente un taccuino di viaggio con 58 aziende raccolte essenzialmente lungo l’asse appenninico e aveva un carattere molto sperimentale. Vista la buona accoglienza iniziale, abbiamo preso coraggio e la guida 2005 raccoglieva 122 aziende; la guida 2006 ne presenta 191, distribuite in tutte le regioni del paese.

Vi siete rivolti a operatori già preparati culturalmente all’accoglienza?
No, perché abbiamo evitato di rivolgerci ad aziende già segnalate da altre guide per camperisti disponibili sul mercato, sia per ragioni di correttezza (non riteniamo giusto sfruttare in modo parassitario il lavoro altrui) sia perché le aziende che già accolgono i camper svolgono attività di agriturismo, mentre noi cerchiamo di favorire l’incontro diretto con la campagna e gli agricoltori.

Ci sono agricoltori che per la prima volta si sono aperti all’accoglienza turistica?
La stragrande maggioranza: anche il rapporto con loro, lo scambio di idee che dobbiamo effettuare, l’ascolto delle loro esigenze e delle loro proposte è un’esperienza molto stimolante.

Capita che soggetti estranei al mondo del turismo itinerante soffrano di una certa diffidenza nei confronti dei camperisti. Quali i dubbi più frequenti sollevati dai “fattori” nell’accogliere i camper sulle aie?
Alcune aziende ci hanno dichiarato esplicitamente di non essere interessate a questo rapporto con i camperisti, ma nella maggioranza dei casi l’idea ha riscontrato un certo interesse negli agricoltori. Siamo noi piuttosto a selezionare le aziende in base ad indicatori tecnici innanzitutto (l’azienda deve avere determinate caratteristiche morfologiche per potere ospitare i camper); poi in base alla nostra percezione che il Fattore sia disponibile non solo ad una operazione conveniente, ma anche ad un rapporto costruttivo e accogliente nei confronti dell’ospite.

Quali gli argomenti che ritenete più convincenti per far partecipare questi operatori al circuito?
Noi ci rivolgiamo a piccole aziende, per lo più a conduzione familiare, che operano essenzialmente con il metodo del “passa parola”. La loro visibilità è perciò concentrata nel territorio. Noi offriamo una visibilità presso un pubblico distribuito in tutto il paese, abituato a muoversi molto, un pubblico che essi non sarebbero mai in grado di raggiungere. Inoltre per i Fattori l’inserimento nella nostra guida è del tutto gratuito.

Come ci si iscrive a Fattore Amico e quanto costa?
L’iscrizione richiede la compilazione di una scheda che è scaricabile dal nostro sito internet www.fattoreamico.it e costa €32,00 all’anno (da febbraio a febbraio), salvo qualche convenzione con quota ridotta a €26,00. Stiamo predisponendo gli strumenti per l’iscrizione e il pagamento direttamente via Internet. Per ora il versamento si effettua su conto corrente postale o con bonifico bancario. Poi per la sosta in azienda non si paga più nulla.

Quanti sono, ad oggi, i camperisti che hanno aderito all’iniziativa? In che percentuale hanno rinnovato l’iscrizione?
Ad oggi le adesioni sono 450. È un po’ presto per fare statistiche, siamo nati solo due anni fa, ma i rinnovi si sono finora attestati al 30%.

Che indice di gradimento avete riscontrato? Cosa è piaciuto di più a chi è stato ospitato in azienda e cosa è piaciuto di meno?
Sicuramente il fattore umano è quello che caratterizza la nostra proposta: i nostri associati apprezzano molto la cordialità e l’ospitalità dei Fattori, oltre alla qualità dei prodotti. Inoltre amano molto la tranquillità e la sicurezza, che sono un elemento decisivo del “fare vacanza”. Non abbiamo rilevato riscontri negativi in chi ha sperimentato l’accoglienza dei Fattori, piuttosto alcuni camperisti richiederebbero i servizi in azienda; ma questo esula dalla nostra proposta.

Si può identificare una fisionomia dell’equipaggio tipo che si iscrive? (famiglie, camperisti con esperienza o meno etc.)
Si tratta prevalentemente di famiglie, che, come dicevo, cercano sicurezza, rapporto con la natura e ospitalità. Sono camperisti di lungo corso e novelli, senza distinzione.

Ci sono equipaggi stranieri che aderiscono?
Il 25% circa dei nostri soci sono stranieri, provenienti da Francia, Belgio, Olanda, Svizzera, Germania, Inghilterra. Si tratta per lo più di camperisti che conoscono bene la formula di France Passion e sono molto felici che anche in Italia ci sia ora questa opportunità.

Parliamo d’altro:
a parte il turismo rurale, quali sono, secondo lei, le mete e il tipo di turismo itinerante che il camperista italiano non pratica a sufficienza?
L’Italia è ricchissima di un patrimonio storico e culturale, spesso considerato minore solo perché dislocato al di fuori delle mete consuete, che meriterebbe di essere più conosciuto. Faccio un esempio: l’11 e 12 marzo scorso, presso una Fattoria del circuito a Rivergaro (PC) abbiamo organizzato una piccola festa, a cui hanno partecipato una ventina di soci. In quell’occasione abbiamo visitato nei pressi di Bobbio il Museo Etnografico della Val Trebbia, un gioiello storico che raccoglie testimonianze perfettamente conservate della storia e della vita contadina della valle. In generale si osserva che molti camperisti partono “per arrivare” alla meta prevista, non tanto “per viaggiare” alla scoperta di ciò che non conoscono: in questo senso c’è molto da fare.

Che idea si è fatto della politica di accoglienza nei campeggi italiani verso chi ha l’autocaravan?
Ci sono a volte dei problemi, ma preferisco parlare di aspetti positivi.

Come si stanno muovendo, in generale, gli amministratori locali, nei confronti del turismo itinerante?
Anche qui si incontrano realtà molto diverse: ci sono zone in cui il camper incontra notevoli difficoltà, altre che sono molto ospitali, come le Marche per fare un esempio positivo. Ma sono convinto che il camper deve trovare modi e forme per cercare l’interazione e l’integrazione con il territorio. Non è bene che i camperisti pretendano solo e non siano adeguatamente disposti a dare, come non è utile e lungimirante che amministratori locali sottovalutino l’importanza economica di un movimento di quasi 200.000 turisti che si muovono lungo tutto l’anno. In Italia c’è molto da fare in questa direzione e ancora una volta la Francia ci può insegnare molto. Faccio solo due esempi: in Francia esistono campeggi municipali piccoli, semplici ed economici in moltissimi comuni (se ne trova uno ogni 10-20 km!) e aperti tutto l’anno. Sono molto diffuse le piazzole di carico e scarico delle acque, non necessariamente connesse ad aree di sosta, anche perché i divieti sono rari e concentrati solo in zone ad altissima concentrazione turistica. In Italia?

Che consigli darebbe a un sindaco?
Non sono un sindaco e non mi permetto di dare consigli. Riporto solo quello che ho visto la scorsa estate in un paesino di poche case nella Francia del sud ovest, vicino a Millau, dove il comune ha predisposto lungo la statale un’area di sosta gratuita a una cinquantina di metri dalla strada, nel verde ben tenuto, ordinata, con servizi igienici in perfette condizioni. Mi sono fermato per la notte e ho letto una targa che diceva in sintesi: “il Comune a beneficio dei camperisti ha predisposto quest’area e ne cura la pulizia due volte al giorno e chiede ai viaggiatori di servirsene con cura. I piccoli negozi del paese saranno felici di potere offrire i loro servizi ai visitatori”. La mattina seguente tutti i camperisti presenti sono andati in paese per i loro piccoli acquisti della giornata.

15 marzo, 2006

IL MUSEO ETNOGRAFICO VAL TREBBIA




In occasione della festa di FATTORE AMICO, tenutasi a Rivergaro in provincia di Piacenza lo scorso 11-12 marzo, i partecipanti hanno avuto occasione di visitare il Museo Etnografico Val Trebbia, grazie alla straordinaria disponibilità di Dino Magistrati, che cura il museo.

Si tratta di un raro esempio di museo storico scientifico, dedicato alla vita lavorativa e familiare delle comunità contadine, attraverso le testimonianze di intere generazioni, ambientato e perfettamente integrato nel territorio originale: fabbricati, ambienti, arredamenti, suppellettili, attrezzi da lavoro agricolo, attrezzi da lavoro artigianale. È una raccolta ricchissima, di stupefacente suggestione, perfettamente conservata e inserita in ambienti coerenti e splendidamente mantenuti, grazie alla competenza, alla dedizione e all'amore di Dino Magistrati e dei suoi collaboratori. Una singolare testimonianza di civiltà del passato promana dalla raccolta, valorizzata dalla raffinata civiltà di chi se ne occupa e vi dedica tutta la sua passione.
È un perfetto esempio di quelle ricchezze nascoste, che un'Italia, spesso considerata "minore", custodisce con orgoglio e amore e che meritano di essere valorizzate, a beneficio di una crescita culturale e morale, quanto mai necessaria in tempi di imperante volgarizzazione.


Il Museo è situato in località Callegari, nei pressi di Bobbio ed è aperto al pubblico da maggio a settembre nei giorni festivi e prefestivi, dalle 9.00 alle 19.00. Negli altri mesi è possibile la visita anche nei giorni feriali per gruppi di almeno 10 persone su prenotazione (tel.: 0523 937705 - 035 363048). L'ingresso prevede un contributo volontario destinato alla manutenzione, divulgazione, potenziamento del museo e delle attività culturali.